Le pergole sono soluzioni, in edilizia, che si caratterizzano per essere di per sé semplici da installare. La domanda più frequente che viene posta è, proprio in virtù di questa semplicità, se risulta necessario avere dei permessi: perché il dubbio, decisamente lecito, viene.  Ancora di più se si sceglie la formula più innovativa tra quelle disponibili per i pergolati: quella delle pergole bioclimatiche. Un modello che ha in comune con le soluzioni più classiche e tradizionali la struttura di base, da cui si distingue per la presenza di lamelle frangisole orientabili.

Le pergole bioclimatiche Gibus consentono di poter godere dello spazio esterno in tutte le stagioni, e non solo durante il periodo caldo dell’anno, garantendo una protezione dai diversi agenti atmosferici. Lo spazio risulta naturalmente fresco d’estate e più caldo d’inverno, complice la gestione ottimale dei raggi solari. Una soluzione perfetta per tutte le case, ma anche per le strutture commerciali e per quelle dell’hotellerie. 

Vediamo adesso come è necessario muoversi per procedere all’installazione delle molteplici tipologie di pergole, risultando pienamente a norma con i regolamenti comunali.

Quali sono i permessi necessari per installare una pergola e una pergola bioclimatica

A disciplinare l’installazione dei sistemi quali i pergolati sono le direttive che si trovano contenute all’interno del Regolamento di Urbanistica Comunale, il quale prende forma dalle Leggi Regionali, delineate a loro volta a partire dal Testo Unico dell’Edilizia emanato dal Governo.

Fondamentale tenere presente che il regolamento comunale può essere più restrittivo, ponendo dei limiti aggiuntivi, motivo per cui si rivela necessario consultare, per essere davvero sicuri al 100%, a quello del comune in cui si trova la struttura da inserire.

Parlando in linea generale è lecito e pertinente affermare che sia le pergole sia le pergole bioclimatiche fanno parte della cosiddetta “Edilizia Libera”. Si tratta di un ramo dell’edilizia per il quale non sono richiesti permessi particolari rispetto alla fase dell’installazione. Una buona notizia, dal momento che la procedura normativa si rivela, salvo diverse disposizioni comunali, elemento raro ma comunque possibile, decisamente semplice, in quanto pari sostanzialmente a zero nella maggiorparte dei casi.

Un caso analogo a quello delle tende da sole, anch’esse valutate come elementi provvisori e non permanenti, essendo facili e veloci da chiudere. La pergola risulta provvisoria a sua volta, dal momento che presenta lo scopo di sostenere la tenda o la struttura insieme ad essa installabile.

Il motivo che ha portato le pergole e le pergole bioclimatiche a essere inserite in questa categoria particolare è che sono considerate degli elementi che presentano una funzione accessoria di arredo rispetto allo spazio esterno, limitata nel tempo.

E l’autorizzazione paesaggistica? 

Anche l’autorizzazione paesaggistica non è richiesta, normalmente, per l’installazione delle pergole e delle pergole bioclimatiche, a patto che si tratti di una pergola che viene inserita sotto i 30 mq. Nel caso, invece, si vada oltre i 30 mq, si rivela necessario inviare un’autorizzazione di tipo semplificato. 

Infine, le pergole non necessitano di certificati inerenti all’abitabilità, né si trovano a rispettare una distanza minima dal confine.