L’arredamento di bar e ristoranti passa sempre più dai dehors. Si tratta di elementi capaci di entusiasmare e catturare lo sguardo, l’ideale per chi dispone di un ambiente outdoor.

Un dehors permette di ottimizzare il numero dei coperti, ampliare lo spazio a disposizione, il tutto nel rispetto della giusta distanza tra i tavoli: un elemento da non sottovalutare, soprattutto da quando è cominciata la pandemia. In questo articolo vi raccontiamo qualcosa di più su cosa si tratta e come poterlo realizzare al meglio.

Dehors

Cos’è il dehors?

Cerchiamo di capire, tenendo conto delle normative in vigore, di cos’è esattamente un dehor. Il termine indica tutti gli elementi mobili che si trovano posti nel suolo pubblico in quanto spazi esterni, predisposti come richiesto dalle attività della ristorazione.

Presso i dehors è possibile effettuare la somministrazione di cibi e bevande. Essendo collocati sul suolo pubblico, si trovano immancabilmente soggetti alle norme inerenti. Queste variano a seconda che l’installazione si verifichi per il periodo stagionale o per tutto l’anno. 

Il dehors stagionale

Si tratta di una struttura temporanea, che può stare presso il suolo pubblico tra i 6 e i 12 mesi.

A livello estetico dovrà essere idonea rispetto alla metratura e alle caratteristiche di riferimento della zona, da valutare in relazione a quanto stabilito dal comune di riferimento, nonché facilmente rimovibile. Il permesso da richiedere è quello per l’uso del suolo pubblico.

Il dehors permanente

In questo caso il Dehors è una struttura di tipo permanente, da utilizzare 365 giorni l’anno. L’autorizzazione di riferimento non è più la semplice concessione del suolo pubblico, quanto piuttosto un permesso che presenta una durata complessiva capace di raggiungere fino ai 9 anni. I dehors diventano parte integranti del locale e si rivela necessaria la richiesta di permesso per costruire.

Quali strutture per il Dehors?

Per un dehors di tipo stagionale possono andare bene una semplice pedana con una tettoia rimovibile, volendo persino degli ombrelloni. Si tratta di una soluzione che richiede creatività e inventiva, ma anche tanta voglia di adottare opzioni pratiche. Tra queste può andare bene persino una tenda da sole (Gibus le propone belle, innovative e di design), capace di ombreggiare lo spazio outdoor ottenuto in maniera originale. Un sistema d’effetto e pronto a tornare utile anno dopo anno.

Diverso il caso di un dehors che presenta un progetto di lungo termine, permanente. Qui si tratta di fare un vero e proprio investimento, in grado di dare non poche soddisfazioni in tutte le stagioni, non solo durante il periodo più caldo dell’anno.

L’ideale è installare una pergola o meglio ancora un pergola bioclimatica. Si tratta di soluzioni realizzate da Gibus secondo uno stile altamente personalizzabile e materiali di assoluto livello. 

Le pergole permettono di ottenere un ambiente riconoscibile e bello, in cui viene voglia di prendere un aperitivo e stare a lungo nella struttura. Quelle Gibus Atelier sono rigorosamente impermeabili e predisposte con materiali di eccellenza. Un discorso che vale anche per le pergole bioclimatiche, un’evoluzione del pergolato classico particolarmente innovativa e d’effetto. Il plus in più per chi vuole avere un dehors da utilizzare anche d’inverno? L’inserimento di vetrate scorrevoli, comode, isolanti e in grado di dare quella nota in più per quanto riguarda l’estetica.

Con Gibus realizzare un dehors d’effetto è non solo possibile, ma anche qualcosa che vede la coniugazione di elementi quali innovazione (e digitalizzazione), ecologia, bellezza e… design!

Dehors: la scelta dei materiali

Una volta individuata la tipologia di dehors, se stagionale o permanente, nonché la struttura da installare, non resta che analizzare i materiali che risulta preferibile impiegare. Quelli maggiormente utilizzati sono tre: legno, alluminio e vetro. Ma entriamo più nel dettaglio.

Caratteristiche dei dehors in legno

Se c’è una materia prima che riesce a creare un’atmosfera accogliente nello spazio è il legno: perfetto per i dehors in virtù, oltre che dell’estetica, del potere isolante impareggiabile. 

Il legno è però anche particolarmente sensibile agli agenti atmosferici e dura meno a lungo nel tempo. Occorre, pertanto, lavorarlo con dei trattamenti impermeabilizzanti. 

La tipologia ottimale per gli ambienti esterni è il teak, in quanto quella che riesce meglio a resistere all’umidità e alle altre sollecitazioni.

L’ideale è abbinare il legno all’alluminio. In questo modo si riesce a ottenere un dehors particolarmente bello e allo stesso tempo efficiente. Per le coperture laterali è invece preferibile il vetro.

Caratteristiche dei dehors in alluminio

Uno dei materiali più amati nell’edilizia contemporanea è l’alluminio, complici caratteristiche quali estetica, resistenza impeccabile agli agenti atmosferici, versatilità e semplicità nella lavorazione.

L’alluminio, inoltre, è ecologico, tanto nella produzione iniziale, vista l’ampia quantità con cui è disponibile in natura, che in quella successiva: le operazioni di riciclo risultano facili e in grado di offrire risultati d’eccellenza.

È utilizzato in special modo nel caso delle pergole bioclimatiche, nelle quali riesce a offrire una copertura nella parte superiore che assicura la protezione dalla pioggia.

Caratteristiche dei dehors in vetro

Il vetro regala ai dehors un’estetica minimale, luminosa e funzionale: l’importante è che sia lavorato con tecniche specifiche. 

È indicato soprattutto per le coperture laterali, dove viene abbinato all’alluminio, mentre è da evitare per la copertura superiore, quella più a contatto con l’acqua provocata dalle precipitazioni, dove presenta maggiori difficoltà in presenza di infiltrazioni.

dehors - gibus atelier fano

Utilizzare i dehors anche d’inverno

È possibile utilizzare il dehors non solo durante la bella stagione ma anche nel periodo invernale: basta realizzare degli elementi a chiusura lungo la parte perimetrale e progettare delle soluzioni per riscaldare l’ambiente.

Per le chiusure laterali sono diverse le soluzioni che possono essere adottate. Quelle maggiormente utilizzate sono i teli in PVC e le vetrate scorrevoli

Quest’ultime sono l’ideale durante il periodo invernale, dal momento che consentono l’ottimizzazione del calore all’interno degli spazi, a fronte di una dispersione ai minimi termini. Presentano, inoltre, un’estetica gradevole ed elegante.

Per quanto riguarda il riscaldamento, l’opzione più adoperata nel caso dei dehors sono gli apparecchi con lampade a infrarossi, le quali assicurano un’emissione di calore all’interno dello spazio senza una condizione di surriscaldamento. 

Presentano anche un altro vantaggio: evitano che si formi del vapore e della condensa, contrastando la formazione di muffa che non solo risulta poco estetica ma è dannosa per la salute.

Infine, è fondamentale prestare attenzione all’illuminazione, un fattore che fa la differenza nel caso di locali quali bar o ristoranti in tutte le stagioni dell’anno. La scelta migliore è rappresentata dalle luci a LED, da predisporre secondo un sistema integrato.

In questo modo è possibile creare un ambiente in cui le luci sono modulate ad arte, attraverso l’installazione di faretti e applique. Il dehors diventa ancora più versatile e bello, illuminato perfettamente persino in occasione dei cambi di luce legati alle stagioni e agli eventi.

Dehors: attenzione alla normativa

Abbiamo visto le caratteristiche e le tipologie più interessanti in cui si trova declinato il dehors, una struttura che permette di rendere la propria attività ancora più di interesse, a fronte di un appeal capace di fare la differenza 365 giorni l’anno.

C’è un aspetto a cui è bene prestare attenzione fin dalla fase progettuale ed è quello legato alla normativa. Le variabili sotto questo punto di vista tendono a essere diverse, a seconda che si tratti di un elemento permanente oppure stagionale.

Pertanto, l’entrata in vigore del Decreto Milleproroghe ha esteso al 31 dicembre 2023 la possibilità di provvedere all’installazione dei dehors senza che ci si debba attenere alle autorizzazioni contemplate all’interno del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Cosa significa, esattamente? Che fino a tale data gli esercenti delle attività della ristorazione o dell’hospitality, nonché i titolari di autorizzazioni riguardanti l’utilizzo del suolo pubblico, avranno modo di continuare a disporre in via temporanea di questo tipo di strutture. 

Ciò vale persino quando sono ubicate in spazi quali vie, strade, piazze o altre aree all’aperto che presentano un interesse paesaggistico e/o culturale.

Ma come si è arrivati al Decreto “Milleproroghe”? La possibilità ha preso forma con il cosiddetto Decreto “Rilancio”, il quale ha dato la possibilità di installare dei dehors con procedure che appaiono decisamente semplificate.

Una misura che è stata concepita per venire incontro agli esercenti in seguito alle difficoltà convenute con l’emergenza Covid-19 e che ha portato a una riqualificazione delle strutture all’interno degli interventi dell’edilizia, anche quando posti sul suolo per un numero di giorni superiore ai 180.

La deroga è stata più volte prorogata, in particolare con il Decreto “Aiuti ter” e la Legge di Bilancio approvata per il 2023. L’ultima modifica è proprio quella del Decreto “Milleproroghe”, ma sono attese nuove disposizioni tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.

Gazebo vs Dehors: un confronto

Il dehors non è la sola struttura esterna che può essere installata nella zona outdoor. Spesso viene confrontato con il gazebo, una tipologia la cui installazione tende ad apparire più semplice: siamo però sicuri che si tratti dell’opzione migliore?

Dipende, in realtà, dal tipo di investimento che si desidera fare come dalla durata che si va a programmare per quanto concerne la permanenza sul suolo pubblico. 

Possiamo dire che il gazebo è adatto solo per la stagione estiva o quando fa bel tempo. Non è resistente in presenza di agenti atmosferici più difficili da contenere: temperature rigide, pioggia, vento, ecc. ecc. Il dehors invece sì, come abbiamo accennato.

Allo stesso tempo, il gazebo non necessita di autorizzazioni, essendo una struttura facilmente amovibile e di pratica installazione. Tutti elementi che, tuttavia, ritroviamo anche nella maggior parte dei dehors.

Per chi è alla ricerca di una soluzione fruibile sempre e in qualsiasi contesto il dehors è l’ideale, non ci sono dubbi. Va benissimo al mare come in città, persino in collina e nelle località di montagna. Presenta una molteplicità di personalizzazioni tra cui scegliere, in grado di rendere lo spazio più bello e funzionale, per un ambiente esterno che si impreziosisce e trova nuovo appeal.